Marco Perillo su Italia Oggi.
Dal 12 agosto la carta va in soffitta
di Marco Perillo
Articolo Pubblicato su Italia Oggi
Utopia, così fino a qualche anno fa avremmo definito un programma intrapreso dal legislatore che avesse l’obiettivo finale di accompagnare le PA verso il definitivo abbandono della carta.
Troppo radicata l’abitudine di stampare i documento importanti, il bisogno di accumulare pile di fogli sulla scrivania per illudersi di avere tutto sotto controllo… Eppure quel giorno è arrivato.
Entro il 12 agosto 2016, gli Enti dovranno produrre gli originali dei propri documenti in formato digitale (art. 40, comma 1 del CAD), nel rispetto di quanto disposto dalle regole tecniche di cui all’art. 71 dello stesso. Tra le novità: l’adozione di nuove figure di responsabilità, una rivisitata gestione dei flussi documentali, l’introduzione di sistemi di sottoscrizione digitale; senza dimenticare il nuovo approccio metodologico di cui amministratori ed amministrativi dovranno appropriarsi, necessariamente consci dei vantaggi e dei limiti della validazione temporale dei documenti digitali.
Infine, entro il 3 aprile 2017, tutti gli enti dovranno adeguare i propri sistemi di conservazione digitale o affidarsi ad un conservatore accreditato presso AGID. I metodi ed i tempi per l’applicazione rigorosa del nuovo sistema di conservazione informatica sono descritti nel DPCM del 3 dicembre 2013.
Per fare tutto questo è necessario avvalersi di strumenti e supporti informatici che siano specializzati ed in grado di assicurare un controllo continuo durante tutta la fase di vita dei documenti informatici, dalla loro formazione sino alla loro definitiva conservazione digitale a norma. Ma è anche necessario che l’Ente si doti delle indispensabili competenze professionali in grado di governare questi processi, attuando i cambiamenti organizzativi e di processo necessari a sostenere i cambiamenti portati dal digitale, in questo percorso che sradicherà obsoleti metodi di lavoro, rivoluzionando l’operato degli Enti pubblici, rendendo il lavoro un po’ più semplice e più leggero.