Donatori Organi

Nella carta di identità i cittadini possono esprimere la propria scelta sui trapianti

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Parla la carta di identità.
di Simone Buracchi


icona pdf32x32Articolo Pubblicato su Italia Oggi

Il 2015 si sta delineando come l’anno fondamentale nel rapporto fra i Comuni e tutti i cittadini che hanno a cuore il valore sociale della donazione degli organi.

Infatti in molti uffici Anagrafe inizierà ad essere attuato, vista la Direttiva emanata dal Ministero dell’Interno in compartecipazione con il Ministero della Salute, il progetto “Una Scelta In Comune”, grazie al quale si potrà dichiarare, contestualmente al rilascio/rinnovo della propria Carta Identità, il proprio consenso (o diniego) alla donazione di organi o tessuti.

Le dichiarazioni di volontà (che non sono obbligatorie ma lasciate alla libera scelta individuale) vengono inviate per via informatica al Sistema informativo trapianti del Ministero della Salute. Lo stesso SIT detiene anche le dichiarazioni affidate agli appositi uffici delle Aziende sanitarie e le notifiche dei soci dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi). Il procedimento è molto rapido, non ha nessun costo per Comuni e cittadini, ma ha un grande impatto in termini di efficacia.

Perché ciò sia possibile è però necessario che il Comune abbia a disposizione una soluzione che registri le volontà del cittadino al momento del rilascio del documento e aggiorni in tempo reale la banca dati del Ministero della Salute.

Ad oggi i Comuni stanno agli uffici anagrafe tra i luoghi in cui poter dichiarare e registrare il proprio volere sulla donazione di organi e tessuti. Tra questi, proprio il 25 agosto scorso il Comune di Sarteano, che fa parte dell’Unione dei Comuni di Valdichiana, terzo Comune della provincia di Siena dopo Chiusi e San Gimignano, ha attivato in fase definitiva questo progetto, in collaborazione con il Gruppo Kibernetes, che ha sviluppato la soluzione informatica e ne ha curato tutti gli aspetti tecnologici ed operativi, emettendo il primo rinnovo .

Le speranze di AIDO e di tutti i medici coinvolti in questo settore della Sanità Italiana, a questo punto, vengono riposte nella volontà dei Sindaci di tutta Italia a fare propri i valori di sensibilizzazione morale alla base di questo importante argomento.