
Articolo Pubblicato su Italia Oggi
di Gianluigi Sbrogiò e Vincenzo Iennaro
RIVOLUZIONE FATTURA ELETTRONICA PER GLI ENTI PUBBLICI
DA GENNAIO SCATTA L’OBBLIGO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA ANCHE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. ECCO COSA COMPORTA
La novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, e cioè l’obbligo di fatturazione elettronica tra tutti i soggetti, comporterà una vera e propria rivoluzione anche per gli enti pubblici. Non si tratta solo di emettere e ricevere fatture e interfacciarsi col sistema di interscambio (Sdi) dell’Agenzia delle Entrate ma anche di inserire questa nuova modalità di gestione all’interno delle procedure usuali dell’ente.
La fatturazione elettronica rappresenta un’enorme opportunità di sviluppo per il “sistema Italia” ma come tutte le grandi novità avrà un impatto non banale nella quotidianità degli uffici. L’innovazione introdotta va infatti a inserirsi nella più ampia gestione contabile e fiscale, in modo particolare nell’attribuzione dell’Iva. Per un ente pubblico è molto importante che la fiscalità passiva sia trattata in maniera oculata, perché attraverso essa si possono operare consistenti risparmi ed efficientamenti. Non è un caso che una delle attività che le amministrazioni richiedono a Kibernetes sia proprio la consulenza su questi temi. L’analisi delle innovazioni tributarie, amministrative e contabili è infatti nel dna della nostra azienda.
È importante quindi gestire tutto il ciclo di vita del documento e mettere in connessione gli uffici interessati, che ancora in molti casi non dialogano tra loro. E si tratterà di farlo digitalmente, rispettando tutte le leggi che regolano gli aspetti tributari e contabili.
Le pubbliche amministrazioni in questi giorni si trovano a dover individuare la migliore soluzione per adempiere agli obblighi derivanti dalla fatturazione elettronica, dovendo allo stesso tempo far fronte alla quotidianità lavorativa, che da diversi mesi a questa parte è diventata piuttosto turbolenta. Basti pensare che in questo periodo l’Agenzia delle Entrate sta emettendo quasi una circolare al giorno per spiegare come comportarsi.
L’ente pubblico si trova davanti a tre scelte: la gestione con gli strumenti messi a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate; ricorrere a degli intermediari, dei professionisti esterni qualificati ai quali affidare la fatturazione o la gestione in proprio con degli applicativi integrati.
L’Agenzia delle Entrate offre agli enti un servizio gratuito. La sua applicazione però riguarda solo l’emissione e la conservazione della fattura ma non è prevista l’integrazione con altri gestionali in uso negli enti. Questo significa che l’operatore sarà costretto a inserire due volte i dati: la prima volta nel sistema dell’Agenzia, la seconda nel gestionale dell’ente, con una perdita di tempo e aumento della probabilità di errori che è facile immaginare. Inoltre, in questo modo si perde l’unicità del dato contabile.
La seconda soluzione è ricorrere a un intermediario. L’ente esternalizza solo il servizio di compilazione, emissione e conservazione. Anche in questo caso, e per gli stessi motivi visti sopra, il lavoro da compiere però è doppio. E il costo di un professionista non è sicuramente basso.
La soluzione con un gestionale interno è a nostro avviso la più vantaggiosa. Come Kibernetes abbiamo approntato un applicativo che gestisce tutto il ciclo attivo della fattura: non solo l’emissione ma anche la gestione automatica dell’incasso, delle note di credito, della parte fiscale e della contabilità. Il software ha un sistema interno di conservazione digitale della fattura, oppure può agganciarsi a quello già adottato dall’ente. È inoltre prevista l’integrazione con PagoPA, in particolare per quanto riguarda la gestione degli avvisi e la riconciliazione automatica degli incassi. Se l’ufficio invece già impiega applicativi specifici per la parte contabile o fiscale, la nostra soluzione dialoga senza nessun problema anche con altri programmi.
Avere uno strumento informatico duttile, che gestisce in automatico e in un’unica soluzione tutte queste incombenze significa un risparmio di tempo, di competenze, organizzativo e soprattutto finanziario.
La fattura elettronica fa parte di un processo di innovazione avviato dall’Agenzia per l’Italia Digitale. I primi effetti positivi della digitalizzazione si iniziano già a vedere, come l’eliminazione degli adempimenti legati alla comunicazione dei dati delle fatture, il cosiddetto “spesometro”: ora i comuni hanno meno carta, meno registi, meno costi di archiviazione e spedizione e un domani potranno avere ulteriori vantaggi nella gestione fiscale, con la digitalizzazione dei corrispettivi. Per il “sistema Italia” è un aspetto sicuramente positivo.
Per maggiori informazioni sui servizi di Kibernetes, per affiancarti nelle sfide quotidiane, scrivi a info@kibernetes.it.
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