Bisogna considerare i risvolti su logistica e risorse umane
Gestione associata
Il software non basta
di Angelo Vidotto
Articolo Pubblicato su Italia Oggi
La gestione associata dei Tributi, che può esser realizzata da Unioni di Comuni o Enti che stipulino insieme una convenzione, nasce dall’obiettivo di migliorare i servizi ai cittadini e ridurre i costi, attraverso una razionalizzazione organizzativa.
Per conseguire tale scopo è importante avviare un vero e proprio progetto complessivo, senza compiere l’errore di limitarsi al solo ambito tecnologico. Sono infatti molteplici gli aspetti da considerare: la logistica, gli strumenti, il Responsabile, le risorse umane e l’organizzazione del lavoro.
In primo luogo, la logistica. Gli sportelli comunali, che continueranno ad essere aperti al pubblico per garantire al cittadino la stessa facilità di accesso al servizio, dovranno essere integrati con sportelli virtuali in internet. Inoltre, bisognerà predisporre nuovi spazi deputati alle attività di back office e di coordinamento degli operatori.
I Comuni dovranno dotarsi di strumenti tecnologici unitari, condivisi sia dalla sede centrale che da quelle periferiche. Significa inoltre che gli operatori avranno tutti lo stesso software di gestione dei tributi, per garantire l’interscambiabilità del personale e applicare la stessa metodologia organizzativa ed operativa.
La nuova struttura necessita inoltre di un Responsabile che svolga il difficile compito di relazionarsi con le amministrazioni comunali e con gli uffici dei singoli Enti, di gestire le risorse della nuova struttura e organizzare il lavoro. Da un lato, quindi, deve recepire gli obiettivi delle Amministrazioni e condividere i procedimenti trasversali d’interesse del settore economico-finanziario dei comuni associati e, dall’altro, attivarsi per raggiungere gli obiettivi, attraverso la nuova struttura.
L’impatto maggiore si ha per le risorse umane. Nascono problemi legati al trasferimento, alle motivazioni, alle professionalità che sono messe totalmente in discussione. Oltre alle attuali competenze normativo-tributarie diventa anche fondamentale l’integrazione con la figura di un tecnico urbanistico.
Infine, l’organizzazione del lavoro. E’ importante organizzare al meglio le persone per raggiungere gli obiettivi attesi. Si tratta di valutare le singole competenze e le professionalità, valorizzandole al meglio, facilitando la cooperazione tra persone che sono abituate a lavorare singolarmente ed ad auto-organizzarsi. Disporre di regolamenti e indicazioni comunali simili facilita l’integrazione, ma in ogni caso, i vari metodi di lavoro vanno messi a confronto senza preclusioni pregiudiziali, per ricavare da ognuno gli aspetti migliori.