Gli Enti posso cominciare da subito ad inviare i moduli precompilati

Alberto Pecci su Italia Oggi.

L’invio dei moduli precompilati è un’opportunità per l’Ente di fornire un servizio di utilità pubblica ai cittadini. Ma perché i Comuni hanno resistenze ad iniziare questo processo?


ItaOggi-apr2016Gli Enti posso cominciare da subito ad inviare i moduli precompilati

di Alberto Pecci

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L’invio dei moduli precompilati è un’opportunità per l’Ente di fornire un servizio di utilità pubblica ai cittadini.

Ma perché i Comuni hanno resistenze ad iniziare questo processo?

Il servizio si ripaga da solo: ciò che il Comune spende nell’avviamento del servizio si recupera con i risparmi negli accertamenti e con l’aumento del gettito ordinario.
La più comune obiezione è però che se non si hanno le banche dati corrette e aggiornate non è possibile fare dei conteggi reali.

Questa credenza deve essere sfatata: si può iniziare da subito ad inviare i moduli precompilati, anche se la banca dati dell’Ente non è stata bonificata. Si agisce in maniera progressiva: il primo anno inviando il modulo precompilato soltanto nei casi “sicuri”. A tutti gli altri si invia una nota informativa. Già soltanto questa prima azione ha un enorme valore in termini di immagine e di efficienza dell’azione dell’amministrazione pubblica.
Il processo che si innesca incrementa poi in maniera molto rapida: già dal secondo anno aumenta la percentuale di dati bonificati, fino ad arrivare alla totalità in un arco di tempo molto breve. A questo punto, al ritorno di immagine, si affianca anche il ritorno economico.

Altra frequente obiezione riguarda l’impossibilità di avere una banca dati aggiornata perché in conflitto con la scadenza annuale dell’eventuale dichiarazione di variazione. In pratica però  il Comune dispone mese per mese delle variazioni catastali, attraverso le dichiarazioni dei Modelli Unici Informatici fornite dai notai, riducendo ad un valore esiguo le variazioni residue.

Altra resistenza è legata al possibile carico di lavoro dell’Ufficio Tributi. Anche qui l’esperienza ha attenuato se non capovolto questa opinione.

Con il successo dell’iniziativa sempre meno persone si rivolgono all’Ufficio Tributi. Questo perché i cittadini sperimentano l’affidabilità dei conteggi e versano quanto loro richiesto. L’Ufficio Tributi si abitua ad anticipare l’azione di controllo anziché rincorrere a posteriori i contribuenti incappati in errori e dimenticanze e vede presto diminuire le proprie attività di accertamento.

Infine, la ragione più importante per cui il Comune dovrebbe avviare questo progetto: l’aumento di efficienza ed il recupero di risorse finanziarie derivate dal maggior gettito intercettato.

Inoltre, l’evasione diventa un fenomeno sempre più marginale e controllabile. Ad oggi infatti la percentuale di pagamento di chi invia i modelli precompilati va del 90% al 99,9. Ciò consente di effettuare delle politiche di programmazione a più ampio respiro, con una Programmazione della spesa che viene sostenuta dalle Entrate Tributarie reali.