La Pubblica Amministrazione digitale ancora non decolla.
Solo il 36% dei cittadini usa gli “sportelli” online.
I servizi on line della PA sono utilizzati dall’ 85% delle imprese, una quota inferiore di 3 punti rispetto alla media Europa.
Dal 2010 e il 2014 gli italiani con rapporti on line con la PA sono aumentati del 4%, ma rimaniamo il fanalino di coda in Europa.
Il rapporto di Confartigianato sull’uso di Internet per ridurre i tempi di coda nei rapporti con la Pubblica amministrazione.
“I ritardi dell’e-gov – sottolinea Marco Nardin, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato – non contribuiscono a migliorare la situazione delle imprese italiane che pagano a caro prezzo le complicazioni della burocrazia italiana: 30.980 milioni l’anno. Soltanto per le 578.947 imprese guidate da giovani si tratta di un costo annuo pari a 2.588 milioni di euro. Ci auguriamo che il Disegno di legge di riforma della Pa venga rapidamente approvato entro l’estate per poter imprimere una svolta anche sul fronte della cittadinanza digitale”.
Le lentezze nella digitalizzazione della Pa si riflettono sul basso utilizzo di Internet per compilare e spedire moduli burocratici: appena il 18% degli italiani ha usato questa modalità per ridurre il tempo in coda agli uffici pubblici. L’Europa ci batte con una media del 33% e peggio di noi fanno la Repubblica Ceca (14%), la Bulgaria (13%), la Romania (6%).
Tra gli italiani che svolgono pratiche on line, prevale l’insoddisfazione per la qualità del servizio offerto dalla Pa. Il 31% di coloro che ha utilizzato Internet per interagire con gli uffici pubblici si dice deluso per 4 motivi: difficoltà di trovare le informazioni, scarsa utilità delle informazioni stesse, difficoltà a comprendere lo stato di avanzamento della pratica, difficoltà nell’utilizzo dei servizi disponibili sul sito web.
A livello regionale, la maggiore insoddisfazione si registra in Puglia (38% degli utilizzatori di servizi on line della Pa), seguita dall’Abruzzo (36,9%), Sardegna (34,8%), Molise (34,7%). Le cose vanno meglio in Valle d’Aosta con il 18,6% degli utenti insoddisfatti, Bolzano (20,8%), Trento (24,7%), Liguria (27,9%), Lombardia (28%).
A questo link al sito di Confartigianato la notizia completa:
http://www.confartigianato.it/2015/05/pa-digitale-solo-36-italiani-usa-servizi-pubblici-on-line-siamo-quasi-ultimi-in-ue/