Dal 1° gennaio 2015 gli Enti dovranno versare l’IVA direttamente all’erario.
Una novità importante che riguarda la gestione dei pagamenti effettuati dal 1° gennaio 2015 è la disposizione che impone agli Enti di versare direttamente all’erario l’IVA secondo il meccanismo del cosiddetto “Split Payment”.
L’operatività della norma è soggetta all’autorizzazione della Ue, tuttavia il Governo ne ha previsto comunque l’applicazione dal 1° gennaio 2015.
Ciò comporta che dal 1° gennaio 2015:
– le modalità di fatturazione da parte dei fornitori nei confronti degli enti pubblici, non cambieranno, e varranno le regole generali di emissione delle fatture indicando sia la base imponibile che l’Iva, verrà meno però il concetto in tali casi di Iva differita;
– al momento del pagamento, al cedente/prestatore dei beni/servizi verrà corrisposto l’importo del corrispettivo indicato in fattura al netto dell’Iva (quindi, solo l’imponibile);
– l’Iva sarà corrisposta direttamente all’erario secondo modalità e termini fissati con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze (ancora da emanare).
Lo Split Payment non deve essere applicato:
• con riferimento ai compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo d’imposta sul reddito, tipicamente le prestazioni rese dai professionisti. Ad esempio, se un professionista fattura una prestazione resa in favore di un Comune, il pagamento dovrà essere effettuato al lordo dell’IVA (comprendendo il tributo) ed al netto della ritenuta d’acconto operata nella misura ordinaria del 20%.
• qualora un’operazione sia già sottoposta al reverse charge (ad esempio le fatture per i servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti …).
N.B. lo split payment si applicherà solo alle fatture emesse dal 1 gennaio 2015.