Antonio Ruzzitto e Edoardo Capulli su Italia Oggi.
Nuova architettura per gli enti sardi. Unioni di 10 mila abitanti per gestire le funzioni.
Nuova architettura per gli enti sardi
Unioni di 10 mila abitanti per gestire le funzioni
di Antonio Ruzzitto e Edoardo Capulli
Articolo Pubblicato su Italia Oggi
L’architettura amministrativa del territorio della Sardegna è stata oggetto di un riordino legislativo che prevede la nuova Città Metropolitana di Cagliari e l’aumento delle Unioni dei Comuni. La riforma è stata approvata dal Consiglio regionale della Sardegna il 27 gennaio 2016, con 29 voti a favore e 17 contrari
I protagonisti della riforma sono i Comuni che dovranno associarsi in Unioni di Comuni di almeno 10.000 abitanti per gestire le funzioni fondamentali. Il numero delle Unioni salirà dalle attuali 34 a circa 50 e ciascuna potrà decidere autonomamente le proprie regole a partire dallo statuto, attraverso gli organi composti dall’assemblea dei sindaci, dal presidente e dalla giunta.
Lo status particolare di Città Media spetta ai comuni con più di 30 mila abitanti. Potrebbero diventare Città Medie Olbia, Nuoro e Oristano. Possibilità aperta per Carbonia e Iglesias se decidessero di affrontare un percorso di fusione fra Comuni. La Rete Urbana è invece un’Unione di Comuni con al suo interno almeno una Città Media, il cui presidente sarà il sindaco della Città Media con il maggior numero di abitanti. Nel caso insistessero sul territorio di un’Unione almeno due Città Metropolitane, si parlerà di Rete Metropolitana. Quella di Sassari è allo stato l’unica di quelle previste, e verrebbe incontro alle richieste dei comuni del nord Sardegna, dalla citta di Sassari e del suo hinterland. I requisiti sono l’avere non meno di 150 mila abitanti e sistemi di trasporto di interesse nazionale. Il presidente della Rete Metropolitana sarà con ogni probabilità il sindaco di Sassari. L’unica Città Metropolitana della Sardegna sarà quella di Cagliari costituita da 17 comuni per un totale di 450.000 abitanti, con Presidente il sindaco di Cagliari.
Infine si ritorna alle quattro province storiche di Sassari, Nuoro e Oristano con l’aggiunta della Provincia del Sud Sardegna, che comprende il territorio della vecchia provincia di Cagliari meno l’area della Città Metropolitana. Questi nascono o tornano ad essere al momento Enti di secondo livello in attesa della cancellazione definitiva dalla carta autonomistica della Sardegna e dalla Costituzione.