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Mappatura del patrimonio immobiliare

Applicare i nuovi criteri di valutazione all’Inventario e al Patrimonio dell’Ente richiesti dal D.Lgs 118/2011 significa, innanzitutto, comprendere che la gestione dell’inventario dei beni dell’ente deve essere espressione di un lavoro di squadra, trasversale all’Ente, che vede coinvolti:

  • il settore contabile (per gli aspetti finanziari, economico patrimoniali, fiscali);
  • il settore tecnico/patrimoniale (per gli aspetti derivanti dal catasto, gli eventuali vincoli, le titolarità, …);
  • il settore amministrativo (per le modalità di gestione dei beni quali locazione, concessione in uso, comodato, alienazioni, ecc.).

 

L’applicazione vera dei nuovi principi contabili non può non transitare da una fotografia di tutti i beni immobili dell’Ente o utilizzati dall’Ente, pur non di proprietà, che permetta di inquadrare fabbricati e terreni sotto tutti i profili interessati in modo da ottenere l’insieme complessivo e corretto delle informazioni necessarie alla successiva valorizzazione, da eseguire nel rispetto dei nuovi criteri di valutazione.

I servizi

Il servizio Kibernetes per la Mappatura degli immobili dell’Ente – di proprietà e in uso – con valorizzazione secondo i nuovi criteri di valutazione e principi contabili D.lgs 118/2011

Kibernetes mette a disposizione i propri consulenti per analizzare le preesistenti banche dati (estrazione sister, banche dati inventariali in uso presso l’Ente, comunicazione eseguita al MEF – adempimento comma 222 art. 2 Legge Finanziaria 2010, piani delle alienazioni, ecc..) ed elaborare una base conoscitiva cartografica basata sulla sovrapposizione delle mappe catastali, dell’ortofoto del territorio comunale, della CTR e degli Strumenti Urbanistici.

Ulteriore approfondimento per le casistiche patrimoniali più complesse è costituito dalla produzione di ispezioni ipotecarie presso la conservatoria dei registri immobiliari.

L’attività ricognitiva ha come obiettivo la rideterminazione del costo storico di ogni bene al fine della corretta applicazione dei nuovi criteri di valutazione con contestuale scorporo del valore del terreno dal fabbricato per la corretta applicazione dell’ammortamento.

Contestualmente alla ricostruzione tecnica vengono affiancate un’analisi degli incrementi di valore registrati sui beni sia in termini finanziari (spese incrementative) sia extra finanziari e un’attività di analisi e valutazione delle fonti di finanziamento nell’ottica della corretta applicazione del metodo dei Ricavi Pluriennali per il conteggio degli ammortamenti attivi e la determinazione dei risconti passivi e delle riserve.

La verifica e il confronto con i referenti dell’Ente consentono di gestire situazioni anomale e di prendere decisioni condivise sulle soluzioni da attuare.

Gli output di lavoro, oltre a quanti previsto da normativa, prevedono l’elaborazione di un database cartografico GIS che descrive e identifica sul territorio comunale tutti gli immobili intestati all’Ente e di una relazione tecnica che accompagna la costruzione della banca dati patrimoniale.