Con tre Decreti, pubblicati in Gazzetta Ufficiale si è concluso l’iter di introduzione nello Stato Civile italiano delle unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Si tratta dei Decreti Legislativi 5, 6 e 7 del 19 gennaio 2017, pubblicati in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 22 del 27 gennaio 2017.
Andiamo ad analizzarne il contenuto.
Andiamo ad analizzarne il contenuto.
Il decreto legislativo 19 gennaio 2017, n. 5 tratta dell'”Adeguamento delle disposizioni dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni, nonchè modificazioni ed integrazioni normative per la regolamentazione delle unioni civili, ai sensi dell’articolo 1, comma 28, lettere a) e c), della legge 20 maggio 2016, n. 76.”
Il decreto legislativo 19 gennaio 2017, n. 6 apporta “Modificazioni ed integrazioni normative in materia penale per il necessario coordinamento con la disciplina delle unioni civili, ai sensi dell’articolo 1, comma 28, lettera c), della legge 20 maggio 2016, n. 76.”
Il decreto legislativo 19 gennaio 2017, n. 7 apporta “Modifiche e riordino delle norme di diritto internazionale privato per la regolamentazione delle unioni civili, ai sensi dell’articolo 1, comma 28, lettera b), della legge 20 maggio 2016, n. 76.”
I Decreti Legislativi entreranno in vigore l’11 febbraio 2017.
Come si evince dal Dlgs. n. 5, viene introdotto un registro definitivo delle unioni civili, composte di due parti; la prima per la costituzione delle unioni civili davanti all’Ufficiale dello Stato Civile e la seconda, per tutti gli altri utilizzi.
Rimangono dei dubbi, che il Ministero dell’Interno dovrà risolvere, con l’emanazione delle eventuali nuove formule e le diciture da apportare sui frontespizi delle due parti del nuovo registro.
Sarà inoltre chiarito se si finirà il 2017 con il Registro Provvisorio delle Unioni Civili oppure se si dovrà adottare il registro definitivo in corso d’anno.
Prima di questa decisione bisognerà emanare le nuove formule che, probabilmente, non dovrebbero modificare molto quelle che già stiamo utilizzando.
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